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Proseguendo con la conoscenza dei TIRISTORI, dopo l'illustrazione del funzionamento dell' SCR (per andare alla
pagina relativa clicca quì), in questa pagina
si descrive il TRIAC. Come detto, il TRIAC è un componente facente parte della famiglia dei Tiristori i quali sono
caratterizzati dall'avere almeno 4 strati alternati di silicio N e P. Come vedesi dal simbolo a fianco, il TRIAC ha 3
terminali: Main Terminal 1; Main Terminal 2; Gate. In parole povere il componente è formato da 2 SCR posti in parallelo
con polarità opposte e con i due Gate collegati tra di loro. Così come l'SCR, il TRIAC conduce solamente quando si
applica una piccolissima corrente al Gate e continua a condurre anche se la si rimuove. Per ritornare allo stato
iniziale di non conduzione è necessario togliere alimentazione (in realtà basta che la corrente scenda oltre un
determinato parametro detto corrente di mantenimento. Dalla descrizione si evince che il componente è utilizzato
generalmente come interruttore (switching) per controllare potenze, anche elevate, con una piccola corrente.
simbolo grafico
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Il primo esperimento con il componente è effettuato applicando una corrente continua, costruendo sulla basetta
sperimentale il circuito elettrico su illustrato. Per limitare il numero di componenti necessari è stata scelta
una tensione di alimentazione di soli 3 V, in questo modo il LED può essere alimentato direttamente. Fornendo
alimentazione al circuito non succede apparentemente nulla e il LED rimane spento, ma premendo il pulsante
P1 la corrente può fluire liberamente attraverso il TRIAC che di conseguenza illuminerà il LED. Come detto
in premessa, anche rilasciando il pulsante P1, del tipo normalmente aperto, il LED rimarrà acceso
finchè non si porta pressochè a zero la corrente che attraversa il TRIAC. Per questo scopo è stato inserito il pulsante
P2 infatti, premendo il suddetto la corrente fluirà attraverso il pulsante shuntando completamente
il Tiristore e di conseguenza una volta rilasciato il pulsante P2 il LED si spegnerà. A seguire la foto
della breadboard su cui è stato montato il circuito.
A seguire la foto della breadboard su cui è stato montato il circuito.
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Il secondo esperimento è effettuato applicando una corrente alternata prelevata dal secondario di un piccolo
trasformatore di rete. Il circuito è praticamente lo stesso, si sostituisce il LED, che ha una polarità da rispettare,
con una lampadina ad incadescenza con tensione di funzionamento adeguata a quella di alimentazione.
Anche in questo secondo caso, fornendo alimentazione al circuito non succede apparentemente nulla fintanto che
viene pigiato il pulsante P1. Tenendo pigiato il pulsante la corrente fluisce attraverso il TRIAC, ma a
differenza che nell'SCR (che passa solo una semionda), sia nella componente positiva che in quella negativa dell'onda
sinusoidale. Il condensatore elettrolitico, opzionale al circuito, può mantenere lo stato ON del TRIAC anche al rilascio
del pulsante, e per il tempo stabilito dalla sua capacità (avendo l'accortezza di tenere pigiato il pulsante abbastanza
per consentirne una carica sufficiente). Potete provare ad inserire dei condensatori di diversa capacità per verificare
per quanto tempo rimane accesa la lampadina.
A seguire la foto della breadboard su cui è stato montato il secondo circuito.
Una delle applicazioni pratiche più comune dei TRIAC è quella del controllo di velocità dei motori elettrici. Nella
pagina progetti "Sezione controlli di alimentazione a 230 Volt" si trova un progetto "Variatore di velocità per motori
a 230 Vac. Chi volesse approfondire la conoscenza del componente e nel contempo realizzare un utile dispositivo può
andare alla citata pagina cliccando quì.
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